lunedì 25 marzo 2013

A tavola con l' assassino

... Siete tutti invitati. Tutti. Nessuno escluso. Venite pure. Alla mia tavola c'è sempre posto. Riempite pure il vostro calice fino all'orlo. Spero che le portate siano di vostro gradimento. Mangiate a sazietà. Brindate ancora una volta. Ballate se volete. E non abbiate timore se per un attimo andrà via la luce. Un lunghissimo istante in cui la fredda mano dell' oscura mietitrice accarezzerà uno di voi.
Oblio eterno che spegne il sorriso. Ch'abbassa palpebre, che chiude il sipario su un'esistenza fatta di sogni. E speranze. E destini che seguono il loro corso, come carte che, carezzate dalle nodose dita d'un mazziere, scoprono il loro malefico seme.
Lasciate pure l'uscio socchiuso quando andrete via. E non preoccupatevi per quelle macchie di sangue che rovinano il pavimento. Presto o tardi andranno via. Non è di certo la prima volta che ho ospiti a cena.
(tratto dal diario di un assassino perbene)